Perché venire in Sicilia?
Un magico triangolo nel blu del mare. Una terra visitata da Fenici, Greci, Romani, Bizantini, Arabi, Normanni. Tutti hanno lasciato nell'isola piccoli o grandi frammenti della loro cultura. Ed ancora oggi si possono ammirare i templi greci, i mosaici romani, gli splendidi edifici arabo-normanni, o assaporare l'atmosfera arabeggiante che pervade i mercati rionali.
Un viaggio in Sicilia permette di scoprire perché per gli antichi l'isola era così importante: il sole, il grano, le colline così verdi in primavera e bruciate d'estate, il caldo, il mare cristallino, i colori, i profumi, tutto concorre a renderla la terra del mito. Un mito che si riscopre oggi nell'infinita varietà dei suoi paesaggi, nei sapori genuini dei suoi prodotti, nella potenza della natura che i vulcani ancora attivi fanno sentire, nella bellezza dei monumenti che rivelano come la civiltà mediterranea abbia trovato qui le sue radici.
Tre: numero perfetto e finito.
Tre come le punte chedelimitano
la Sicilia, terra fertile, ricca, al centro del Mediterraneo. Ed ecco nascere il nome antico, Trinakria, letteralmente tre punte. L'emblema è la testa di Medusa
(una delle gorgoni) da cui si staccano tre gambe che si rincorrono, simbolo del sole nelle sue tre forme (dio della primavera, dell'estate dell'inverno); o della luna o più semplicemente del movimento. Il nuovo nome dell'isola, Sicilia (e l'ipotesi più probabile vuole che significhi fertile), non ha però oscurato quest'immagine così evocativa, che ancora oggi viene utilizzata.